L’agricoltura è l’unico settore che cresce

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Pil -0,8%, ma l\'agricoltura ha il segno positivo. Catania: \"Settore ricco con aziende povere\". Soddisfatte le organizzazioni di settore.

Se il Pil italiano continua a calare, il valore aggiunto del settore agricolo non smette di crescere. È stato di gran soddisfazione per il comparto agricolo italiano leggere i dati sul Prodotto interno lordo diffusi ieri dall’Istat: nel primo trimestre 2012 il Pil è calato dello 0,8%, ma il settore agricolo risulta l’unico ad essere cresciuto in Italia, anche se l’Istat non ha quantificato questo aumento.

Grande soddisfazione del ministro all’agricoltura Mario Catania: «L’agricoltura e l’industria alimentare sono attività anticicliche, con una caratteristica di stabilità tendenziale molto forte. Tuttavia, la nostra può essere definita un’agricoltura ricca con aziende povere: si tratta di un settore capace di creare un grande valore aggiunto, ma le aziende sono afflitte da modesti margini di redditività a causa dei loro limiti strutturali».

Confagricoltura manifesta soddisfazione per il risultato del settore, ma ricorda che «questo recupero, seppure significativo, copre solo in parte le perdite contabilizzate nel tempo». Infatti l’accumulo di valore aggiunto non ha ancora permesso di recuperare il forte gap accumulato nel 2005, che ha provocato perdite di oltre un miliardo di euro rispetto a quattro anni fa (vedi grafico in alto). «L’agricoltura, insomma, non cresce ancora abbastanza: è unn problema che bisogna fronteggiare con politiche mirate a favorire la ripresa e a migliorare la competitività delle produzioni. Non dimentichiamo che il settore agricolo è troppo soggetto al mercato globale e alle tensioni dei prezzi delle materie prime e dell’energia, che si riflettono anche sui costi di produzione».

Giuseppe Politi, presidente Cia, conferma che «l’aumento del valore aggiunto conferma che il mondo agricolo, nonostante le tante difficoltà, è ancora dinamico e vitale. Ma l’incremento non deve trarre in inganno». Fornisce dei dati più precisi la Coldiretti: «L’agricoltura è in controtendenza, e fa segnare per il secondo trimestre consecutivo un segno positivo nell’andamento congiunturale del Pil per effetto dell’aumento del 7% nel valore delle esportazioni di prodotti agroalimentari, che è risultato addirittura superiore a quello delle auto. Il valore delle spedizioni all’estero di prodotti agroalimentari Made in Italy ha oltrepassato per la prima volta i 30 miliardi, un importo superiore alla voce autovetture, rimorchi e semirimorchi che è ferma a 25 miliardi nel 2011. A far crollare il prodotto interno loro nel 2012 ha contribuito il mix esplosivo del maltempo che si è abbattuto sulla crisi nella prima metà del mese di febbraio ed è costato almeno 1,5 miliardi (lo 0,1% del PIL) all’intero sistema produttivo nazionale, tra i danni causati e il fermo delle attività per quasi dieci giorni nel settore agricolo, industriale e dei servizi. Ad essere particolarmente colpito è stato anche il sistema agroalimentare, con un calo nei consumi interni stimato pari a circa il 2% nel primo trimestre per effetto della crisi, ma anche del maltempo che in molte zone ha impedito alle persone di uscire di casa per fare la spesa».

 

Agrinotizie


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