L’agricoltura nello spazio? Una realta’ vicina

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La giornata di studio dell\'Accademia dei Georgofili fa il punto sulla colonizzazione di pianeti extraterrestri per risolvere la carenza di cibo della popolazione umana

L’agricoltura in altri pianeti è possibile? A questo interrogativo hanno cercato di rispondere gli esperti dell’Accademia dei Georgofili di Firenze, nel convegno intititolato ‘Space Farming, un ponte tra fantascienza e realtà nell’agricoltura del terzo millennio‘, tenutosi lo scorso venerdì.

Gli interventi dei vari esperti partivano da una consapevolezza: le sfide future dell’agricoltura saranno numerose, e la più importante è legata all’incremento della popolazione umana, che sarà ovviamente da nutrire (abbiamo superato di recente i sette miliardi, e raggiungeremo i nove miliardi entro il 2050). Tale sfida sarà resa ancora più difficile dal cambiamento climatico, dall’inquinamento e dalla scarsità di energia.

In questo complesso quadro, la ricerca scientifica ha deciso di superare i confini terrestri, per orientarsi nell’affascinante possibilità di colonizzazione dei pianeti del sistema solare. Tale progetto prevede come ovvia condizione una nuova tipologia di agricoltura, definita ‘space farming‘, alla cui realizzazione dovranno collaborare tutte le discipline biologiche riguardanti il settore agrario, tecnologico e ingegneristico.

La convergenza di queste diverse discipline, si è detto, renderà lo space farming una vera e propria "palestra delle scienze biologiche", le quali dovranno studiare le caratteristiche dei suoli estremi e gli accorgimenti da adottare nell’attivazione e nel mantenimento dei principali cicli dei nutrienti nel suolo, per creare e mantenerne la fertilità sui pianeti extraterrestri.

Ma ci sono altre tematiche di non secondaria importanza che vanno affrontate, e che gli studiosi hanno attentamente analizzato venerdì: la gestione dei rifiuti delle future basi spaziali, l’adattamento delle comunità microbiche alla ridotta gravità, e delle piante agli stress termici, la diversa concentrazione di CO2.

Uno scenario affascinante, insomma, che riguarda la problematica della crescita della popolazione di cui bisogna certo tener conto. Gli studiosi dell’Accademia dei Georgofili hanno certamente fatto da pionieri in un tema che riguarderà l’umanità in un futuro più o meno lontano. Tuttavia gli agricoltori, in questi giorni di scioperi e manifestazioni, si sono fatti una domanda più concreta: ma è possibile che si debba pensare a coltivare su altri pianeti, quando l’agricoltura sulla Terra sta vivendo ancora notevoli arretratezze?

Agrinotizie


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