Il collasso della buccia nelle arance

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Fisiopatia poco conosciuta, contro di essa non esistono cure. Ma saperla individuare può farci evitare inutili trattamenti antiparassitari.

Le patologie delle arance sono un fatto raro, ma possono manifestarsi già durante la fase di invaiatura (ovvero durante la progressiva perdita del colore verde). Le fisiopatie più comuni e conosciute dagli agrumicoltori sono la spaccatura, l’incrinatura, la spigatura, il rinverdimento, l’endoxerosi, la granulazione e l’oleocellosi. Durante la campagna 2010-2011, invece, la produzione agrumicola siciliana è stata colpita da un’alterazione fisiologica delle arance ancora poco conosciuta, e nota come ‘collasso della buccia’. Tale patologia colpisce in particolare le varietà Navel, e possono danneggiare anche la metà della produzione.

L’alterazione si manifesta già all’inizio dell’invaiatura, presentandosi inizialmente come una depressione del tessuto epidermico e sub-epidermico di colore giallo, con evidenziamento delle ghiandole oleifere (che però non sono colpite da lesioni). Le zone oggetto di collasso possono confluire nel caso il frutto sia esposto per alcuni giorni di fila a basse temperature e alta umidità; fenomeni che fanno assumere alle zone collassate un colorito marrone. Proprio per questo, i frutti più colpiti da collasso della buccia sono quelli situati nella parte esterna della chioma ed esposti a nord-ovest.

L’alterazione inizia solitamente nella zona di contatto del flavedo (lo strato esterno della buccia, detto anche esocarpo) e dell’albedo (lo strato sottostante il flavedo, detto anche metacarpo), e prosegue successivamente verso l’esterno fino all’epidermide e verso l’interno fino agli strati più profondi dell’albedo. Durante la fase precoce della patologia, le cellule più profonde del flavedo sono vuote e appiattite, mentre quelle dell’albedo non si distaccano, e le loro pareti, seppur non rompendosi, si manifestano come appiattite e con un ampio spazio intercellulare.

Purtroppo è il clima la causa del collasso della buccia: le arance manifestano infatti questa patologia dopo essere state esposte ad alcuni giorni di alta temperatura, bassa umidità e alta evapotraspirazione, seguiti da alcuni giorni di bassa temperatura, alta umidità e bassa evapotraspirazione. Proprio perchè è il clima la causa principale di questa fisiopatia, non esistono trattamenti efficaci contro il collasso della buccia. Qualche agricoltore tenta con la somministrazione di nitrato di calcio e antitraspiranti, ma si tratta di rimedi dalla scarsa efficacia. Essendo una malattia stagionale e poco nota, contro il collasso della buccia l’arma migliore è la conoscenza: occorre saperla riconoscere subito per evitare diagnosi errate, che potrebbero portare a inutili trattamenti antiparassitari.

Agrinotizie


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