De Castro difende gli aiuti alimentari Ue

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Dopo Ciolos, anche il presidente della commissione agricoltura si schiera contro il taglio degli aiuti alimentari agli indigenti.

Nell’ambito della Politica Agricola Comune, il tema degli aiuti alimentari resta tra i più controversi. Lo scorso 21 settembre si è svolto a Bruxelles il consiglio dei ministri dell’agricoltura europei, dove, fra i temi all’ordine del giorno, ha spiccato quello del mantenimento del Programma europeo di aiuto alimentare agli indigenti, oggetto di aspre polemiche per tutta l’estate. L’importo stanziato fino al 2011 è di 500 milioni di euro, ma per il 2012 è stato ridotto a 113 milioni. Questo a seguito del veto posto da sei stati membri, Olanda, Regno Unito, Danimarca, Svezia, Repubblica Ceca e Germania.

Un severo appello è giunto pochi giorni dopo il Consiglio dal Commissario Europeo per l’Agricoltura e lo Sviluppo Rurale, Dacian Ciolos: “Ho combattuto per più di un anno per difendere il programma di aiuti ai bisognosi e continuerò a farlo. L’Unione Europea deve rimanere un partner su cui le banche alimentari possono contare. Non possiamo farci aspettare mentre la crisi economica rende questo programma più necessario che mai. E’ ancora possibile per noi risolvere la situazione, ma questo richiede un’azione pronta. Chiedo agli stati membri che si sono opposti alla nostra proposta di agire responsabilmente e non giocare con la paura, per molte famiglie europee, di non ricevere abbastanza cibo nel 2012 e 2013”.

Oggi, anche l’Italia prende una posizione netta a favore del ripristino degli aiuti: il presidente della Commissione Agricoltura e Sviluppo rurale del Parlamento Europeo Paolo De Castro (nella foto), intervenuto mercoledì 28 settembre in aula a Strasburgo sul tema, ha sottolineato come questo programma, oltre all’importante funzione sociale, abbia un ruolo di rilievo negli equilibri complessivi della Politica Agricola Comune, sia per la gestione delle scorte d’intervento, che per la stabilizzazione dei prezzi. Il presidente ha poi affermato che "il programma di distribuzione degli aiuti alimentari a favore di cittadini a rischio povertà rappresenta uno strumento di straordinaria importanza per la sussistenza delle fasce più deboli della nostra società che non può essere intaccato in nessuna maniera".

"Quello messo in moto – ha proseguito De Castro – è un dispositivo che consente all’Unione Europea di distribuire ogni anno 440 mila tonnellate di cibo gratis a oltre 18 milioni di poveri, famiglie in difficoltà. Un numero che, purtroppo, comprende molti bambini e che è destinato ad aumentare. Per queste ragioni, non possiamo che esprimere la massima contrarietà nei confronti della minoranza di blocco a favore dei tagli agli aiuti emerso in sede di Consiglio dei Ministri dell’Agricoltura, minoranza di sei paesi, cinque dei quali, tra l’altro, non partecipanti al programma".

"Mentre in Europa – ha concluso il Presidente Comagri – discutiamo se salvare o meno il futuro di un programma che vale circa 500 milioni di euro, in altri Paesi come gli Stati Uniti, gli aiuti alimentari sono una misura storica del sistema economico e continuano a rappresentare con successo uno dei capitoli finanziari più consistenti all’interno della politica agricola con più di 20 miliardi di dollari annui. Ecco perché, anche di fronte alle nuove sfide globali – volatilità dei prezzi alimentari, sicurezza alimentare – che aumentano il disagio delle fasce sociali più deboli, e’ necessario l’impegno dell’intero Parlamento per evitare la scomparsa di questo fondamentale programma".

Lou Del Bello

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