Suini, la macellazione inizia a 130 chili

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Abbassato di 40 chilogrammi il peso minimo per macellare un maiale: la scelta fa risparmiare le aziende e le aiuta a uscire dalla crisi.

La crisi economica è forte anche per le aziende suinicole italiane, che non possono superare il brutto momento con le soluzioni tradizionali. Ecco allora che gli imprenditori suinicoli hanno deciso di adottare la soluzione del suino intermedio, una scelta un po’ in contrasto con le Dop, ma che promette davvero di far uscire dalla crisi.

Questa è la situazione: per la produzione di salumi del circuito tutelato è richiesto un peso di macellazione minimo di 170 chili. Ciò vale, ad esempio, per il prosciutto di Parma e il San Daniele. Tuttavia è risaputo che per arrivare a tali pezzature bisogna sostenere degli alti costi di produzione, che spesso non permettono sufficienti margini di guadagno. Ecco allora la proposta di considerare macellabili i suini a partire da 130 chili, resa subito operativa dalle maggiori aziende suinicole italiane e che ora sta prendendo piede anche tra le altre.

L’Associazione Nazionale Allevatori Suini ha dato il permesso a questa pratica, che si sta affermando un po’ dappertutto ma che richiede attente scelte produttive e di mercato, ma con il vantaggio di risparmiare notevolmente sui costi di produzione (soprattutto quelli di alimentazione) e sullo smaltimento dei reflui (grazie alla minore quantità di azoto escreto).

Agrinotizie


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