Quando la pecora diventa un tosaerba

Quando la pecora diventa un tosaerba - Immagine
La sede Whirlpool di Varese assume un gregge di 1200 esemplari per far loro radere il prato che circonda la fabbrica.

Non solo carne, latte e pelli: gli animali da allevamento stanno assumendo nuove funzioni che fino a qualche anno fa non erano state nemmeno pensate. E così, un gregge di ben 1200 pecore è stato assunto dalla sede di Cassinetta di Biandronno (provincia di Varese) della multinazionale Whirlpool, al solo scopo di far loro "tagliare" l’erba del grande prato che circonda la fabbrica. Alle otto del mattino di sabato scorso, il gregge ha varcato i cancelli dell’azienda per gustare dell’ottima erba primaverile, senza essere consapevole che in realtà stava lavorando al servizio dell’azienda.

Le pecore sono dei tosaerba a impatto zero, che svolgono questo lavoro allo scopo di alimentarsi. L’iniziativa di Whirlpool era chiaramente una campagna di pubblicità non convenzionale, ma d’ora in poi l’idea potrebbe essere adottata in massa da tante fabbriche che ogni primavera devono provvedere al taglio dei loro prati. Facendo felice un numero molto elevato di pecore.

A trarne vantaggio potrebbe essere l’ambiente: i prati destinati al pascolo in Italia stanno scomparendo a causa dell’urbanizzazione, e, in conseguenza di ciò, la speculazione ha portato i prezzi dei mangimi ad aumentare del 19% in un anno. Facendo pascolare le pecore nei tanti prati che circondano fabbriche e aziende italiane, invece, non solo si darebbero più spazi agli animali, ma si risparmierebbe anche sui costi del carburante, che in questi mesi sta conoscendo degli aumenti record. I 70 mila allevamenti di pecore italiani ne sarebbero molto grati.

Agrinotizie


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