Nuove norme sui lavoratori agricoli

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Nel 2011 entrerà in vigore la normativa sullo stress da lavoro correlato: non un incombenza, ma un aiuto sia per i dipendenti che per i titolari delle aziende agricole.

Il 27% dei lavoratori italiani soffre di stress legato all’attività lavorativa, un problema che affligge l’intera Europa più o meno con la stessa percentuale, almeno secondo le statistiche dell’European Foundation for the Improvement of Living and Working Condition, e che costa in totale almeno venti miliardi di euro all’anno. Questo perchè chi lavora in situazioni e ambienti che provocano stress psicofisico tende a ridurre la propria efficienza e, a lungo andare, a cadere in stato di malattia. Una situazione che può colpire qualsiasi settore lavorativo: a provocare la sindrome di stress da lavoro, infatti, è soprattutto il rapporto squilibrato tra le richieste avanzate ai dipendenti e le risorse che questi ultimi hanno a disposizione per soddisfarle.

Attenzione, però: dal primo gennaio 2011 entreranno in vigore nuove norme per monitorare e ridurre tale problematica; norme che anche le aziende agricole dovranno rispettare. A legiferare in materia è il decreto legge 81/2008, meglio conosciuto come "Testo unico sulla salute e la sicurezza sui luoghi di lavoro", che assegna a qualsiasi datore di lavoro la piena responsabilità per il benessere dei propri lavoratori. Si dovrà dunque fare attenzione non più solo all’incolumità fisica, ma anche a quella psicologica.

Nel dettaglio, infatti, i datori di lavoro dovranno obbligatoriamente elaborare un documento in cui verrà indicato qualsiasi rischio di salute e di sicurezza al quale i dipendenti verranno sottoposti, compresi quelli legati allo stress da lavoro. Le sanzioni previste sono molto severe, e verranno applicate a partire dal 1° gennaio 2011 verso chi non avrà ancora preparato i documenti richiesti; tuttavia per le aziende agricole che impiegano lavoratori stagionali per non più di 50 giorni, nonché per tutti i datori di lavoro che possiedono meno di dieci impiegati, sono previste alcune semplificazioni relativamente alla sorveglianza sanitaria.

Il documento, che dovrà essere preparato secondo determinati criteri indicati nel testo di legge, richiederà la collaborazione non solo dei lavoratori, ma anche di un medico o psicologo. Oltre alla descrizione dell’azienda sarà obbligatorio contenere i potenziali fattori scatenanti di stress, le dichiarazioni dei dipendenti e il piano di miglioramento per la propria azienda. Tutto ciò non deve essere preso come una fastidiosa incombenza, ma come un aiuto per migliorare l’efficienza dei propri lavoratori, e dunque i propri introiti. Un fattore che per le aziende agricole potrebbe essere di grande vantaggio, tanto che sono già partite diverse iniziative proprio per aiutare il settore primario a rispettare la nuova normativa: Imamoter (Istituto per le macchine agricole e movimento terra) e Cnr (Consiglio nazionale delle ricerche) stanno sviluppando delle linee guida da consegnare ai titolari delle aziende agricole e forestali.

Agrinotizie


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