Agricoltura in crisi

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Occupazione calata in tutti i paesi europei in media del -25%

Con il livello di occupazione calato in dieci anni del -15,9%, e con il reddito pro capite precipitato addirittura del -35,8%, l’Italia è fra i fanalini di coda dell’Unione Europea per quanto riguarda il settore agricolo. Il nostro paese si è fatto notare per una situazione di crisi particolarmente accentuata, anche se le cifre sono negative un po’ in tutto il continente: in media, infatti, l’occupazione è diminuita del 25% (3,7 milioni di lavoratori in meno) e il reddito dell’11,6%.

Le cifre, pubblicate da Eurostat, evidenziano però anche la situazione felice vissuta dai dodici nuovi paesi membri dell’Unione, i quali sono risultati in controtendenza nei redditi, cresciuti in dieci anni di ben il 61,2%. Fra questi, i picchi più vertiginosi sono stati raggiunti da Lettonia (+139,6%) ed Estonia (+131,4%), seguiti a poca distanza dalla Polonia (+107,3%). L’occupazione, tuttavia, è calata ovunque, anche nei paesi dove i redditi sono aumentati: gli ultimi tre citati, infatti, hanno subito il calo rispettivamente del -38,2%, -55% e -11,3%. Drammatica anche la situazione di Bulgaria (-48,1%) e Slovacchia (-42,5%), mentre la crisi meno consistente è avvenuta in Grecia (-2,6%) ed Irlanda (-3,9%).

Se l’occupazione è precipitata in tutti i paesi europei, non è invece così per i redditi: sono molto consistenti, come detto, gli aumenti di Lettonia, Estonia e Polonia, mentre fra le potenze al primo posto figura la Gran Bretagna (+71,2%). Rimangono invece in forte calo Danimarca (-46,2%), Lussemburgo (-35,6%) ed Irlanda (-30,1%), oltre, come già detto, all’Italia. In generale, comunque, i redditi pro capite sono diminuiti in dieci Stati e aumentati in diciassette.

Agrinotizie


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